martedì 26 dicembre 2006

Intervista all'Imperatore Emanuele P.

Buona sera, Imperatore. Di solito le nostre interviste cominciano con una breve presentazione, ma credo proprio che in questo caso sia inutile.

Buona sera, in effetti penso che i nostri concittadini più o meno mi conoscano essendo Imperatore della nostra amata nazione da ormai quasi 7 anni.

Ogni micronazione ha periodi positivi e negativi, come descriverebbe la situazione imperiale dalle ultime elezioni ad oggi?

Senza dubbio positiva. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma confrontando la nostra situazione con quella attuale o passata di altre micronazioni non possiamo che notare come le cose in Impero vadano positivamente. La partecipazione è discreta, i progetti vengono portati avanti ed anche questo nuovo governo sembra stabile. Certo, potremmo progredire maggiormente se avessimo un maggiore apporto da parte di molti cittadini ma ritengo che i progetti portati avanti in questo periodo siano importanti e che col tempo riusciremo a fare cose importanti. Ma la base di tutto questo, ciò che più mi fa essere ottimista e giudicare posiviamente questo periodo, è il gruppo di cittadini più attivi, quelle persone molto presenti che costituiscono il fulcro della nostra comunità. E' grazie a loro ed al loro patriottismo che possiamo fare ogni giorno piccoli passi e nel tempo raggiungere obiettivi importanti. Mi sembra che questo gruppo di cittadini si sia arricchito di elementi molto promettenti.

Volgendo l’attenzione sulla politica, cosa è cambiato in quest’ultimo periodo e cosa potrebbe cambiare in futuro?


Sicuramente la prima cosa che salta all'occhio è l'indebolimento dell'UDI nelle ultime due elezioni. In passato sono sempre state presenti due forti coliazioni che lottavano alla pari fino all'ultimo voto. Ma da ormai un anno questo confronto è dominato nettamente dall'ATI. Ora la coalizione avversaria si è rivoluzionata nella gestione e vedremo se questo riporterà il così detto bipolarismo in Impero oppure se l'attuale situazione che vede una rilevante crescita dei partiti indipendenti porterà ad un nuovo panorama politico imperiale. Tra i partiti indipendenti spiccano MLI e MAI, mentre secondo alcuni il PFC e l'MSI sarebbero orientati verso una coalizione di estrema destra da costituire insieme a Casa del Fascio e Partito della Distinzione Sociale. Questa eventualità ha allarmato alcuni cittadini, ma onestamente io dubito che si possa realizzare e che comunque una coalizione del genere possa riuscire a contrastare le altre. Inoltre credo che molti di questi partiti debbano ancora maturare una loro chiara identità all'interno di Impero. Io penso quindi che per il momento la lotta sarà ancora tra ATI ed UDI, se quest'ultima saprà recuperare il gap dell'ultimo anno, a meno che alcuni indipendenti non ci sorprendano con nuove alleanze.
Per quanto riguarda le istituzioni ho notato che i governi hanno assunto maggiore stabilità così come il Gran Consiglio. Sono lontani i tempi in cui questi organi crollavano dopo pochi mesi. Anche il rapporto tra le varie istituzioni ed il rispetto reciproco sembra molto migliorato, fatto dovuto anche ad una maggiore esperienza e maggiore conoscenza di come funziona l'amministrazione imperiale.

Nell’ambito delle attività culturali, quali progetti meritano più attenzione?

Non mi stancherò mai di ripetere che la Lingua Imperiale è un progetto importantissimo. So bene che è anche una novità non da poco e che quindi può inizialmente lasciare spazio a dubbi o perplessità; ma io sono convinto che sia un passo importantissimo e credo che chi ha sperimentato la lingua poi non abbia avuto da pentirsene. Partendo dall'esempio della lingua, la parola che secondo me dovrebbe risaltare nei progetti culturali è "Identità". A mio modo di vedere i progetti culturali più importanti dovrebbero andare in tal direzione, a costituire usi e costumi caratteristici della nostra nazione. Altro ambito importante è quello del nostro patrimonio culturale. In tal senso abbiamo progetti importanti statali come l'Enciclopedia e la Storia, ma soprattutto l'Università e l'operato di alcuni enti privati, come la Caffé Letterario Editrice e l'Officina delle Arti. Arricchire il nostro patrimonio con opere letterarie, fotografie o altri prodotti artistici, libri e corsi universitari è un fatto importante che distingue Impero da molte altre micronazioni.
Tutti gli elementi da me citati meritano quindi il pieno supporto da parte della popolazione tutta.

Quali sono i più importanti obiettivi dell'Impero e, in generale, delle nazioni quintomondiste?

L'obiettivo fondamentale e principale è l'Indipendenza. Sicuramente è qualcosa che al momento sembra più un sogno che un obbiettivo realistico, ma con il tempo non si può mai dire. Non dobbiamo mai dimenticarlo e ricordare sempre che qualsiasi passo va comunque fatto in quella direzione. L'esistenza territoriale della nostra nazione e la sua indipendenza sarebbero sicuramente la realizzazione più completa di questo sogno chiamato Impero, magari potrebbero prima esserci delle sfumatore, come autonomia o altro. Forse più alla portata saranno l'indipendenza virtuale, ovvero su un dato server... in parole semplici su uno spazio virtuale ed il riconoscimento ufficiale. I riconoscimenti potrebbero essere molteplici, da quelli delle nostre istituzioni, a quelle del nostro popolo, della nostra identità o almeno della nostra comunità come insieme di individui con proprie caratteristiche. Sperando che queste cose diano anche la possibilità alla nostra gente di usufruire di alcuni vantaggi e di ciò su cui Impero è fondato come la libertà. Sarebbe quindi bello, in svariati modi, poter garantire agli imperiali ciò che li ha spinti a divenire cittadini di Impero. Ma oltre a questo un altro obiettivo deve essere lo sviluppo e la crescita della nostra nazione: penso che anche questo possa essere qualcosa che ci sproni ad andare avanti, non credo proprio che essere i fautori della Micronazione Sovrana Impero, di un'identità, di una comunità e di una cultura, sia cosa da poco. Riuscire a dare sfarzo e immagine alla nostra patria e darle visibilità nel mondo non penso sia una cosa di poco conto. Infine c'è anche l'elemento della comunità: nel fare tutto ciò che ho detto si è formato un gruppo di persone tra le quali penso vi sia uno spirito comune ed un comune senso di appartenenza. Ritengo che anche questo lo si possa considerare un risultato importante.

A questo punto non mi resta che ringraziarla per le sue analisi e farle gli auguri di buone feste e di buon compleanno. Viva l'Impero!

La ringrazio, ricambio l'augurio e lo estendo a tutti i lettori di Cronache Libertarie. Vivat nostre nation!

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